In forma di lettere La finzione epistolare in Francia dal Rinascimento al Classicismo.

Scrivere lettere, scrivere in lettere : tra questi due poli si
sviluppa il percorso di questo libro che indaga la finzione
epistolare tra Cinquecento e Seicento e, in particolare,
il rapporto di permeabilità tra una scrittura che dà
voce al reale o costruisce modelli e una scrittura che crea
una realtà e la plasma a suo piacimento, piegando le
risorse del discorso epistolare ordinario, puramente strumentale,
all’invenzione narrativa.

Se molto è stato scritto sulle polifonie settecentesche, la
produzione dei secoli precedenti, ricca e variegata, è terreno
da esplorare alla ricerca dei nuclei generatori dell’articolazione
narrativa. Le forme epistolari come secrétaires,
raccolte e sequenze complesse appaiono allora non
precorrimenti della forma romanzesca, bensì realizzazioni
autonome che già la contengono.

Quando le innervature della finzione s’irradiano nel tessuto
discontinuo dell’opera in lettere, la storia prende
forma, sorretta com’è dalla dialettica tra unità e frammentazione,
animata dalla tensione dell’implicito che si
mostra in filigrana, sostenuta infine dalla virtualità degli
sviluppi possibili dettati dalla strategia epistolare.

Magda Campanini collabora
con l’Università Ca’Foscari
di Venezia e con le
Università di Udine e di
Verona.

La sua attività di ricerca
verte principalmente sulla
narrativa del Cinque cento e
del primo Seicento e sulla
scrittura epistolare.

Autrice di numerosi articoli
e di una monografia sui
Contes amoureux di Jeanne
Flore (Supernova 2000), ha
curato l’edizione di due
scritti giovanili di
Benjamin Constant
(Niemeyer 1998) e delle
Lettres d’une Turque à Paris,
écrites à sa soeur au sérail di
Saint-Foix (on line 2005).